41 tartarughe nascono sulla spiaggia di Melendugno, assistite dagli operatori del Progetto TARTANET

Le uova sono state deposte su una spiaggia di San Foca (comune di Melendugno) la notte tra il 18 e il 19 luglio. Per fortuna a notare le tracce del passaggio di mamma tartaruga è uno dei tanti collaboratori del centro di recupero tartarughe marine del Rauccio, nodo locale della rete Tartanet, alle cui attività collaborano l’Università di Lecce e l’Università di Bari.

Il responsabile locale, Giacomo Marzano, nella notte successiva individua l’esatta posizione del nido. Incomincia la lunga sorveglianza 24/24 ore, condotta in perfetto anonimato. Si avvicendano alla sorveglianza i volontari dei campi CTS (fortuna vuole che siano lì proprio a partire dal 20 luglio), i volontari del personale di Rauccio, di Torre Guaceto, di Legambiente, del WWf e di Emys, tutte le attività sono concordate con il Corpo Forestale dello Stato.

Passano le settimane, i caldi di luglio sono davvero insopportabili, soprattutto dovendo stare lontani dal bagnasciuga, passa agosto con la sua folla di bagnanti ignari, di ragazzi accampati con le tende e con i loro cagnoloni che scavano allegramente qua e la, ma non vicino al nido sempre amorevolmente circondato. Arriva settembre e porta con se un freddo che nel salento non si era mai sentito così presto e poi pioggia e mareggiate, comincia l’ansia. La spiaggia è ormai desolata e fare i turni significa morire  di freddo, di noia e a volte anche di paura.

Arriva ottobre, l’ansia da schiusa cresce ma finalmente….la sera del 7 agosto si apre una piccola voragine nella sabbia e alle 22 circa una testolina nera spunta da quella sabbia, poi un colpo di pinna ed è fuori la prima! Le nascite si susseguono notte dopo notte per tutta la settimana e alla fine saranno ben 41.

Ecco i dati:

  • 58 uova deposte;
  • 41 nati (un tasso di natalità di oltre il 70%, quelle non schiuse erano o marce o non fecondate o con l’embrione morto a metà sviluppo).

Articolo e foto: Grazia Giovannetti